Linea 3 – Che bravi gli studenti-attori del corso “Musica e arte in movimento”

Montù Beccaria. Chi l’avrebbe mai detto? Proprio loro, su palcoscenico? Invece sì, eccoli, giovani interpreti in erba, piccoli attori crescono: volti, sguardi, parole che conquistano. Siamo a Montù Beccaria, in Valle Versa, Oltrepò pavese, accomodati nella platea dello storico teatro “Dardano”. È domenica 19 maggio e va in scena lo spettacolo I gattini aristocratici, l’opera conclusiva del corso multidisciplinare “Musica e arte in movimento”, realizzato dall’associazione di volontariato – da sempre impegnata nel sociale – “Mons Acutus”, in collaborazione con l’Accademia Musicale di Stradella. Un evento a ricordo di Agnese Belcredi, figlia di Ernesto, presidente dell’associazione montuese, prematuramente scomparsa.

Il corso è stato realizzato nell’ambito del progetto “Strada facendo. Percorsi sperimentali per il contrasto alla povertà lavorativa, educativa, relazionale” con il contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara, il Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con la Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia e il Comune di Montù Beccaria. Sono stati coinvolti a livello locale il Centro Servizi Formazione Lombardia, la Fondazione Adolescere, Orti Sociali, la Cooperativa sociale La Collina, Aldia e Calypso.

Per rispondere al progressivo impoverimento delle famiglie causato dalle crisi economiche degli ultimi anni, Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e il Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo hanno attivato, a partire dal 2021, una linea di azione finalizzata al sostegno di progetti di contrasto alla povertà in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Le tre Istituzioni hanno messo a disposizione oltre 11 milioni di euro (di cui 6,2 milioni da Fondazione Cariplo, 3,3 milioni dal Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo e 1,65 milioni da Fondazione Peppino Vismara) per avviare, in stretta collaborazione con le Fondazioni di Comunità, processi di co-progettazione territoriale in grado di offrire risposte coordinate ai bisogni delle persone in condizione di vulnerabilità.

All’interno di questo percorso, la nostra Fondazione di Comunità ha assunto il compito di sollecitare l’attivazione del territorio pavese, occupandosi di intercettare le istanze locali e aggregare tra loro soggetti pubblici, privati e del privato sociale, con l’obiettivo di progettare e realizzare interventi calibrati sulle necessità reali delle persone e delle famiglie. In particolare in provincia di Pavia ci si è concentrati sulla lotta alla povertà lavorativa e, come in questo caso, educativa. È la prima volta, del resto, che in Oltrepò pavese enti che non si conoscevano sono riusciti a collaborare insieme in un progetto di rete dedicato, nella fattispecie, alle scuole.

E allora eccoli sul palcoscenico i giovani che hanno partecipato al corso: frequentano la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Valle Versa” e provengono dai comuni di Montù Beccaria, Bosnasco, Zenevredo, Stradella, Golferenzo e Santa Maria della Versa. Si sono resi disponibili a condividere impegno e creatività grazie alla proficua collaborazione della dirigente scolastica Elisabetta Magistrali e dei docenti dell’Istituto. I loro nomi? Martina Baldrighi, Giovanni Salvatore Baraldi, Diego e Santiago Bertè Meyer, Giorgia Billitteri, Alessia Ercole, Alex Finis, Leonardo Lazzarini, Ludovica Losio, Luca Maggi, Megi e Melisa Pjetri, Dante e Nilde Riccardi, Riccardo Scrivani, Ioan Soldan, Alessandro Torretta.

Sono stati coordinati da Cristina Maria Covini, la scenografia era di Camilla Casati, le coreografie di Chandra Meyer, i costumi di Alessandra Natale, l’accompagnamento musicale di Romina Vavassori e la regia e la direzione artistica di Simona Vercesi.

Il sipario si apre, parte la musica, le luci si accendono. Il frutto di tante ore di lavoro e di prove, di parti mandate a memoria, di movimenti studiati, di voci intonate, di momenti passati insieme a divertirsi e a crescere è tutto qui da ammirare. Il pubblico e le autorità presenti applaudono e apprezzano (per la Fondazione della Comunità ci sono la nostra direttrice Anna Tripepi e Simona Marin).

Un paese, più paesi sono idealmente uniti nello spazio magico del teatro. Tutti si riconoscono ma quei giovani sul palco sono irriconoscibili: ancora più bravi di quel che avremmo immaginato. Portano alla ribalta tutti noi. Che crediamo in loro, che siamo riusciti a mettere in piedi qualcosa di utile e che continueremo a sostenerli perché sono il nostro futuro.

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